Piero Bevilacqua, Ecologia del tempo (9 Ottobre ore 18.00-20.00)

Il tempo, il bene comune più necessario agli individui, la stoffa stessa della vita, oggi non appartiene più a noi, ma è comandato da forze che dominano l’intera realtà sociale. A tutti è nota la “mancanza di tempo” che rende affannose le nostre giornate, ma a gran parte di noi sfugge che quell’invisibile dimensione dell’esistenza è una costruzione storica, frutto di un processo realizzatosi nel corso di diversi secoli. Quel che appare naturale, in realtà, è un artefatto sociale, una maglia astratta costruita dalle classi dominanti in cui siamo impigliati. E ad essere assoggettato non è solo il tempo umano, ma anche quello della natura: consumiamo oceani di petrolio che l’evoluzione della terra ha impiegato milioni di anni a formare; il ferro, il rame, i metalli hanno richiesto immense durate per generarsi; anche l’acqua che consumiamo impiega tempo per ritornare in ciclo. La rapidità del consumo industriale delle risorse ha inaugurato un’asimmetria temporale drammatica tra evoluzione geologica e tempo della Storia umana.

PIERO BEVILACQUA
(Catanzaro, 1944)
Storico e scrittore. È stato professore di Storia contemporanea presso la “Sapienza” Università di Roma. Tra i suoi importanti saggi ricordiamo Breve storia dell’Italia meridionale (1993, 2005) e Venezia e le acque (1995) tradotto in varie lingue. Con Castelvecchi ha pubblicato Sul confine (2018), la sua prima raccolta di racconti, e Il sole di Tommaso (2018). Ha inoltre curato il volume Aprire le porte. Per una scuola democratica e cooperativa (2018).