IL CORPO ETERNO
I sensi umani come laboratorio di potere, tra crisi ecologica e transumanesimo
Un progetto di ricerca di Elena Abbiatici, realizzato grazie al sostegno dell’Italian Council (IX edizione 2020), programma di promozione internazionale dell’arte italiana della Direzione Generale per la Creatività Contemporanea del Ministero dei Beni Culturali.
L’incontro presso l’Università di Roma Tor Vergata è ospitato, organizzato e moderato da Filosofia in Movimento.
11 febbraio 2022 – ore 11
Università di Tor Vergata, Via Columbia 1, Roma
Sala Riunioni, Edificio B, Terzo Piano
Il tema è stato affrontato attraverso due tipologie di sovraccarico sensoriale, tra le più sottovalutate e deregolamentate, come l’inquinamento acustico e olfattivo, esaminandone i limiti percettivi e i danni ambientali, sullo sfondo di un processo di transumanesimo avanzato, ovvero il tentativo politico-religioso di abitare e dominare le vulnerabilità umane.
l’imperialismo e il capitalismo hanno prodotto sulla matrice sensoriale delle comunità, si tratta di riabilitare il ruolo del nostro sistema olfattivo e acustico nei processi neurologici e sociali, o di riflettere sull’uso e l’abuso che ricevono a causa dell’inquinamento ambientale, così come a causa di forme di digitalizzazione sensoriale che stanno colonizzando le vulnerabilità umane.
Le sostanze chimiche inalate nell’aria e comunemente accettate come smog, rifiuti, scarichi industriali e automobilistici, e le frequenze acustiche eccessivamente alte e sovrapposte fanno parte di un modello più ampio di controllo centralizzato dei nostri sensi e, attraverso di essi, delle nostre menti.
- Cosa si intende per inquinamento olfattivo e inquinamento acustico da un punto di vista tecnico-scientifico? Quali sono i parametri entro i quali possiamo definire il superamento delle soglie di odore e di rumore in un centro abitato? Quali danni neurologici e sensoriali possono essere causati? Quali sono le tecniche di monitoraggio e qual è lo stato dell’arte?
- Come possiamo reagire a tale sovrastimolazione sensoriale, allenando il nostro olfatto e/o adottando strategie per superare i limiti culturali di cui sono vittime sia l’olfatto che l’acustica?
- Come e quali artisti hanno affrontato il tema in modo puntuale, aprendo chiarimenti critici e cortocircuiti estetici sulla violenza ambientale e sul controllo biopolitico a cui i nostri sensi – e corpi – sono indirettamente sottoposti? Verranno esaminate le ricerche di Peter de Cupere, Anicka Yi, Sean Raspet, Lawrence Abu Hamdan, Tom Tlalim e Francesca Thyssen Bornemisza. Saranno presentate anche altre opportune ricerche artistiche che, in una prospettiva futuristica, mettono a disposizione tecnologie A.I. e bioingegnerizzate per ricreare paesaggi che, partendo dall’attuale crisi sensoriale, rappresentano nuovi scenari possibili: Where Dogs Run, Alexandra Daisy Ginsberg, Paul Vanouse, Lucy McRae, Polymorf, Leanne Wijnsma e Froukje Tan, Neil Harbisson e Moon Ribas, Robertina Sebjanic, Victoria Vesna…
- La digitalizzazione delle percezioni sensoriali nella pratica medica e chirurgica (impianti; protesi neurali; organi bionici), e nella pratica artistica e spaziale (dispositivi tecnologici olfattivi e acustici) in un’estetica tecno-animista. Come si inserisce la digitalizzazione dei nostri sensi nel sogno del corpo eterno e che ruolo avranno l’olfatto e l’udito con il probabile avvento dell’Internet dei sensi? Come possiamo interpretare questa nuova sensorialità polimorfa che, pur mantenendo caratteristiche umane, si arricchisce di facoltà simili a quelle delle macchine?
- Qual è il ruolo dell’olfatto e dell’udito nella conoscenza e percezione estetica del bello e del buono? Come sta cambiando l’esperienza sensoriale con lo sviluppo tecnologico?
- Info evento: https://www.facebook.com/events/3090291387897597