Iniziativa degli Accademici “NO ALLA POLIZIA NEI CAMPUS”
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Le università Greche sotto il mirino – la Democrazia in pericolo. La nuova proposta di legge sull’Istruzione Superiore minaccia la Libertà Accademica e introduce lo Stato di Polizia nei campus universitari.
17 Gennaio 2021.
Nel pieno della pandemia, e sotto severe misure di quarantena, la società greca è stata informata senza preavviso che il governo greco ha deciso di fondare nuove forze di sicurezza per i campus universitari. Negli ultimi mesi i media a favore del governo hanno orchestrato una campagna calunniosa al fine di diffamare le università e rappresentarle per il pubblico greco come “centri di illegalità” e delinquenza – un’accusa infondata su alcuna ricerca o statistica rilevante. Secondo la proposta di legge, la nuova forza di sicurezza non risponderà alle autorità universitarie, ma sarà direttamente sotto il controllo della Polizia di Stato greca. Agli ufficiali di polizia, in uniforme e armati di manganelli, sarà permesso di pattugliare liberamente i campus, e i loro compiti potranno essere decisi senza il consenso delle autorità universitarie. Inoltre, secondo la proposta di legge, le università saranno obbligate a implementare un sistema di accesso ristretto ai campus; le autorità universitarie dovranno facilitare le pattuglie delle nuove “Forze Speciali” “in ogni modo possibile” nell’esercizio dei loro doveri – i quali includono la sorveglianza sistematica dei campus con attrezzature tecnologiche speciali, e la possibilità di condurre indagini “criminali” preliminari.
Molte sono state le reazioni. La maggioranza dei senati accademici, così come le associazioni studentesche e degli insegnanti, si sono opposti pubblicamente alla proposta di legge. La Federazione degli Ufficiali di Polizia ha rilasciato un commento sbrigativo ed evasivo. La nuova proposta di legge è un’evidente violazione della Costituzione greca, in quanto viola il principio di autonomia dell’università e trasforma le istituzioni greche di istruzione superiore in fortezze di controllo, repressione e polizia. Il disegno di legge minaccia e mina la democrazia, e ostacola la libera circolazione delle idee nelle università e nella società greche. Allo stesso tempo, la sua implementazione porterà inevitabilmente a tensioni e conflitti violenti.
L’“Iniziativa degli Accademici: NO ALLA POLIZIA NEI CAMPUS” (“Initiative of Academics: NO POLICE ON CAMPUS”) ha presentato una petizione, firmata da più di 1.000 professori universitari e insegnanti di tutte le università greche, che invita tutte le forze democratiche a resistere alla votazione e all’implementazione di un simile attacco alla vita dell’università e al principio della sua autodeterminazione e autonomia. Allo stesso tempo, la petizione denuncia gli attacchi che hanno preso di mira i membri della comunità accademica (alimentati da un lato da una retorica estremista di odio nei confronti dell’università pubblica da parte di giornali e televisione, e dall’altro da post violenti e sessisti sui social media e in particolare sulla pagina Facebook NO ALLA POLIZIA NEI CAMPUS – ΟΧΙ ΑΣΤΥΝΟΜΙΑ ΣΤΑ ΠΑΝΕΠΙΣΤΗΜΙΑ, https://www.facebook.com/OxiAstynomiaStaPanepistimia).
Questa dottrina e strategia dello shock che la nuova, poliziesca, proposta di legge sta tentando di imporre sull’università, così come le offese orchestrate contro l’Iniziativa degli Accademici “NO ALLA POLIZIA NEI CAMPUS”, solleva seri problemi di legalità e costituzionalità, costituendo una minaccia per la democrazia.
Di tutto ciò, il governo Mitsotakis è il solo responsabile.
Traduzione di Riccardo Cuciniello