VIDEO – Benedetto Croce, Filosofia della pratica. Economica ed Etica

La Filosofia della pratica. Economica ed etica di Benedetto Croce uscì nel 1909 come terzo volume della «Filosofia come scienza dello spirito». Il concetto principale, l’utile o economico, era stato conseguito fin dal 1898, nel periodo degli studi su Marx, ma trovava proprio qui uno svolgimento fondamentale. Solo nella fase finale della stesura, il 17 aprile 1908, Croce vi aggiunse la sezione terza su L’unità del teoretico e del pratico, che introduceva la metafora del «circolo», fornendo un chiarimento essenziale per intendere la struttura dell’opera. I grandi nodi della sua meditazione (come l’identità di volizione e azione) si stringevano nell’immagine di «un “prammatismo” di nuova sorta», che trovava massima espressione nella tesi dell’origine pratica dell’errore teoretico. Stabilita la distinzione tra volizione e accadimento, Croce affrontava, in questa opera, il problema del male e del negativo, con la dialettica di piacere e dolore e di volontà e desideri. Di grande rilievo appariva la considerazione del momento morale, che dischiudeva la teoria della libertà e del liberalismo, quale si svolgerà negli anni successivi, di fronte alla «barbarie ritornata» del fascismo e del nazionalsocialismo.