Pagine roussoiane

a cura di Mario Reale
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La premessa alla sezione “Pagine roussoiane” non ha bisogno di molte parole. In breve, si potrebbe dire che la nostra modernità, di formazione certamente complessa, deriva anche da J.-J. Rousseau – per cultura e mentalità, dubbi radicali e ansia di rebâtir (come diceva Mathiez), sensibilità e anche psicologica instabilità. Se è certamente giusto rivendicare all’odierna cultura europea il ruolo rilevante svolto dall’illuminismo, nemmeno bisogna dimenticarsi di quel singolare illuminista eretico che fu Rousseau. S’è tentato di opporre Rousseau all’illuminismo, facendone un reazionario e un devoto, ma, fatto posto alla bruciante polemica, il giudizio è sul piano storico insostenibile: il suo posto sta, per troppe ragioni, dal côté delle lumières (una sorta di illuminista di secondo grado che già s’interroga sulle conquiste del primo fronte di lotta), o di una linea ideale che va sì oltre i lumi, per raggiungere però la grande filosofia di Kant e Fichte. Se così è, c’è bisogno di dire ancora perché conviene dedicare studi e “pagine” a Rousseau?

E-BOOK Le ragioni della politica di MARIO REALE

Grazie ai progetti di Alternanza Scuola Lavoro e “Esercitare il pensiero”, a cura di Antonio Coratti, è possibile fruire dell’opera digitalizzata Le ragioni della politica di Mario Reale, che ringraziamo per averci ceduto i diritti del suo testo fondamentale per gli studi roussoiani.

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Prefazione alla presente edizione

 Questo libro, uscito nel 1983, era ormai da tanti anni fuori commercio. Colleghi che l’hanno adottato, e l’adottano, per corsi universitari, studenti e studiosi, sono stati costretti al duro lavoro delle fotocopie. Sono perciò lieto che il libro venga ristampato come e-book gratuito. Sarebbe difficile aggiornare un libro come questo. Da un lato, le note sono già fin troppo fitte, per seguire la valanga degli studi su Rousseau, che si fa, di mese in mese, più impetuosa; dall’altro, il libro, la cui sostanziale natura è quella di commento al Discorso sull’ineguaglianza e al Contratto sociale, è anche relativamente immune dalle novità. La ragione principale è, però, che ritengo ancora valido l’impianto del libro. In questi anni, sono tornato qualche volta su Rousseau, riguardo ad argomenti particolari, e solo in un’occasione m’è capitato di riprendere i temi centrali del libro, scrivendo alcune voci, a cominciare da “Politique“, per il Dictionnaire de Jean-Jacques Rousseau (sotto la direzione di R. Trousson e F.S. Eigeldinger, Champion, Paris 1996). Anche qui, tuttavia, la sostanza del libro è rimasta, e spunti nuovi dovrebbero esser svolti in altra sede.