Teoria critica e politica
Le crescenti difficoltà che le nostre società incontrano nell’affrontare e risolvere i grandi problemi che le investono (da quelli più strettamente economici a quelli ecologici e intergenerazionali) sono spesso addebitate allo statuto incerto e alla debole effettualità dell’azione politica. Ciò con cui, soprattutto in Occidente, avremmo a che fare sarebbe dunque una “crisi della politica”, ormai giudicata incapace perfino di mettere in moto un “semplice” management delle crisi, ossia una gestione non “controfinalistica” di situazioni economiche e sociali a sfondo “catastrofico” (dal formarsi delle “bolle” finanziarie a migrazioni di enormi masse di uomini e donne). Ma perché la politica, per come si è costituita in Occidente negli ultimi due secoli, sembra così disarmata? Quali fenomeni l’hanno messa sotto pressione e ne hanno ridotto lo spessore? E quali sono le vie che devono essere percorse per riarmarla di ragioni e dotarla di mezzi efficaci di intervento? Sono questioni di grande impegno e problematicità, che chiamano a una riflessione a più voci, culturalmente pluralistica e ad ampio spettro di contenuti. È a questo scopo che si è organizzato un ciclo di seminari, intitolato “Teoria Critica e Politica”, presso il Dipartimento di Filosofia e Beni culturali dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, in grado di attrarre personalità intellettuali, nazionali e internazionali, di assoluto rilievo.