Roberto Finelli è professore ordinario di Storia della filosofia presso l’Università di Roma Tre. E’ co-direttore della collana di studi filosofici “Humanities” presso l’editore Pensa-multimedia di Lecce. E’ membro della «Societas Hegeliana» e del Comitato Scientifico del Centro Studi “Franco Fortini” dell’Università di Siena. Dal 2011 è' direttore della rivista on-line di filosofia e scienze umane: "Consecutio temporum. Hegeliana. Marxiana. Freudiana" (www.consecutio.org)
Fin dal suo apprendistato universitario (prima con Guido Calogero, poi con Gennaro Sasso e Alberto Gianquinto) Roberto Finelli (nato a Roma nel 1945) ha finalizzato i suoi studi a una legittimazione scientifica del marxismo, che consentisse di utilizzare il Capitale di Marx come l’opera fondamentale e privilegiata per la comprensione della storia e della società contemporanea. A questo scopo ha criticato radicalmente l’interpretazione offerta da G. della Volpe e L. Colletti del marxismo, con la loro contrapposizione, empiristico-positivistica, di scienza a tradizione dialettica. Un passaggio fondamentale di questo percorso è stata la nuova edizione e traduzione italiana della marxiana Critica del diritto statuale hegeliano del 1843 (Roma, Edizioni dell’Ateneo), realizzata di contro alla precedente traduzione compiuta da Della Volpe con una curvatura empiristica che dissimula tutta l’ispirazione essenzialistica e pesantemente antropocentrica, che, sotto l’ispirazione di Feuerbach, grava su quell’opera troppo celebrata del giovane Marx. Successivamente Finelli ha ricostruito l’intero svolgimento del pensiero di Marx in due volumi, il primo pubblicato con la casa editrice Bollati Boringhieri dal titolo Un parricidio mancato. Hegel e il giovane Marx (2005) e il secondo, pubblicato recentemente, dal titolo Un parricidio compiuto. Il confronto finale tra Hegel e Marx, Jaca Book 2005. La necessità di sottrarre la teoria di Marx all’esito catastrofico della scuola dellavolpiana-collettiana da una parte e dall’altro ai teoreticismi infecondi dello strutturalismo scientista di Althusser ha condotto contemporaneamente la ricerca di Roberto Finelli all’approfondimento degli studi sull’idealismo tedesco, in particolare sulla filosofia hegeliana, con la pubblicazione di un volume, tradotto anche in lingua tedesca, sulla genesi e la prima struttura del pensiero di Hegel (Mito e critica delle forme. La giovinezza di Hegel. 1770-1803, I ediz. Editori Riuniti, II ediz. Pensa edizioni, Lecce). Così come le gravi insufficienze della teoria dell’essere umano dello stesso K. Marx, troppo esposta all’egualitarismo e all’organicismo di L. Feuerbach, hanno spinto Finelli, fin dagli inizi del suo ricercare, alla coltivazione delle scienze psicoanalitiche, con una frequentazione delle opere di Freud in chiave decisamente antilacaniana e critica di ogni pretesa riduzione dell’inconscio alla struttura del linguaggio. In tale ambito ha curato e introdotto la nuova edizione e traduzione di importanti opere di Freud presso la casa editrice Newton Compton (l’Io e l’Es, Compendio di psicoanalisi) ed ha raccolto un insieme di saggi filosofici a mezzo tra l’antropologia psicoanalitica e la tematica etico-politica nel volume Tra moderno e postmoderno. Saggi di filosofia sociale e di etica del riconoscimento (Pensa editore). Completano la produzione scientifica di Roberto Finelli una serie numerosa di saggi sulle più significative figure del marxismo storico italiano, quali Antonio Labriola (si veda la curatela del Discorrendo di socialismo e filosofia, ediz. Ediesse), Antonio Gramsci, Sebastiano Timpanaro, fino alla partecipazione all’opera in cinque volumi (ed. Jaca Book) su L’ALTRONOVECENTO. Comunismo eretico e pensiero critico, a cura di P. P. Poggio.