Giovanni Magrì
Giovanni Magrì è stato Assegnista di ricerca in Filosofia del diritto dal febbraio 2011 al 31 gennaio 2017 presso l’Università degli Studi di Catania, ove ha svolto una ricerca sul tema “Forma giuridica e rappresentazione politica”. Nel 2009 ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Teoria degli ordinamenti giuridici, curriculum di Filosofia del diritto presso l’Università di Roma “La Sapienza”. Nel 2014 ha conseguito all’unanimità l’Abilitazione Scientifica Nazionale alle funzioni di Professore universitario di seconda fascia, settore concorsuale 12/H3 (Filosofia del diritto). Ha svolto soggiorni di ricerca a Monaco di Baviera, presso la Katholische Akademie in Bayern di Monaco di Baviera, frequentando anche il Geschwister Scholl Institut für politische Wissenschaft della Ludwig-Maximilians Universität e la Siemens-Stiftung. È socio fondatore del “Centro Studi di Teoria e Critica della Regolazione sociale” e dal 2006 è membro della Redazione dell’omonima Rivista. Inoltre, dal 2008 fa parte del Comitato di redazione della rivista “Questioni di Bioetica” e dal 2012 è membro del Comitato di redazione della “Rivista di Filosofia del Diritto”. Dal 2016 fa parte del Comitato scientifico della collana di Filosofia del diritto “Diritto moderno e interpretazione classica” pubblicata dall’editore FrancoAngeli. Dal 2000 al 2012 è stato consigliere nazionale dell'A.D.l.F. (Associazione Docenti Italiani di Filosofia).
Pubblicati da Giovanni Magrì
“Basta che c’è la salute…” (In uno stato di polizia)
/0 Commenti/in Osservatorio filosofico, Speakers' Corner/da Giovanni MagrìHa detto, in questi giorni, il “vegliardo” Habermas, in un’intervista rilasciata a Le Monde e tradotta per La Repubblica: «Da un punto di vista filosofico, mi colpisce che la pandemia oggi costringa tutti a riflettere su qualcosa che prima era noto ai soli esperti. Oggi, tutti i cittadini stanno imparando come i loro governi debbano prendere decisioni ben sapendo i limiti delle conoscenze degli stessi virologi consultati. Raramente, il terreno per l’azione in condizioni di incertezza è stato illuminato in modo così vivido. Forse questa esperienza insolita lascerà il segno nella coscienza della sfera pubblica»
Popolo e nazione nell’epoca moderna: dalla Pace di Westfalia a Napoleone
/0 Commenti/in Esercitare il pensiero, Formazione e ricerca/da Giovanni MagrìCarl Schmitt dirà che “Stato è un determinato status di un popolo, e precisamente lo status dell’unità politica” (Dottrina della costituzione, tr. it. cit., p. 271). Ma, se vale quel che ci ha insegnato Hobbes, non esiste un popolo come dato pre-politico, “naturale”, che da un certo momento in poi consegue lo status dell’unità e cioè diventa il popolo “di” uno Stato.
Popolo e nazione nel mondo romano e nel medioevo
/0 Commenti/in Esercitare il pensiero, Formazione e ricerca/da Giovanni Magrì“Popolo” e “nazione” sono entrambe parole provenienti dal latino. Per quanto riguarda Populus, anche se l’etimologia è tuttora incerta, le diverse strade portano più o meno tutte all’immagine di una popolazione in armi che si diffonde in un territorio, lo occupa e lo difende da altri invasori.
ESERCITARE IL PENSIERO “Per una storia del presente”
/0 Commenti/in Osservatorio filosofico/da Giovanni MagrìÈ ormai quasi un luogo comune: a traghettare le “società occidentali avanzate ”fuori dalla lunga crisi, che esse attraversano almeno dall’inizio del nuovo Millennio – crisi della rappresentanza democratica, crisi del lavoro e della produzione, crisi dei riferimenti simbolici e identitari – dovrà essere chi in questi anni va a scuola, o tutt’al più all’università.