VIDEO – Benedetto Croce, Filosofia della pratica. Economica ed Etica

La Filosofia della pratica. Economica ed etica di Benedetto Croce uscì nel 1909 come terzo volume della «Filosofia come scienza dello spirito». Il concetto principale, l’utile o economico, era stato conseguito fin dal 1898, nel periodo degli studi su Marx, ma trovava proprio qui uno svolgimento fondamentale. Solo nella fase finale della stesura, il 17 aprile 1908, Croce vi aggiunse la sezione terza su L’unità del teoretico e del pratico, che introduceva la metafora del «circolo», fornendo un chiarimento essenziale per intendere la struttura dell’opera. I grandi nodi della sua meditazione (come l’identità di volizione e azione) si stringevano nell’immagine di «un “prammatismo” di nuova sorta», che trovava massima espressione nella tesi dell’origine pratica dell’errore teoretico. Stabilita la distinzione tra volizione e accadimento, Croce affrontava, in questa opera, il problema del male e del negativo, con la dialettica di piacere e dolore e di volontà e desideri. Di grande rilievo appariva la considerazione del momento morale, che dischiudeva la teoria della libertà e del liberalismo, quale si svolgerà negli anni successivi, di fronte alla «barbarie ritornata» del fascismo e del nazionalsocialismo.

VIDEO – Comunismo Ermeneutico

Il nostro tempo, sia sul piano politico sia filosofico, è segnato da una «assenza di emergenza»: il capitalismo neoliberista e, in filosofia, la metafisica stanno tenendo imbrigliato il mondo intero. Secondo Gianni Vattimo e Santiago Zabala, esiste però un’alternativa possibile. Si tratta, rielaborando Marx e Heidegger, di ciò che qui viene definito «comunismo ermeneutico», cioè di una posizione che politicamente si avvicina alle esperienze sudamericane di Hugo Chávez in Venezuela ed Evo Morales in Bolivia. Ma questo libro, scrivono gli autori nella prefazione all’edizione italiana, «non è solamente politico, è anche e soprattutto filosofico, in altre parole, una filosofia politica antirealista, che non vuole fondarsi sulla “verità dei fatti”, sempre così addomesticata dall’informazione mainstream, dal vero regime oppiaceo in cui siamo immersi. Essere realisti significa ancora sempre, per noi, chiedere l’impossibile. Sapendo che solo così si riuscirà a cambiare almeno qualcosa».

VIDEO – Il nazismo in Heidegger

 

Il recente dibattito sugli Schwarze Hefte di Heidegger ha richiamato l’attenzione del mondo accademico e della stampa in direzione della delicata questione dell’antisemitismo, sollevando la domanda circa le responsabilità che il filosofo tedesco potrebbe avere nei confronti dell’Olocausto. Gianni Vattimo propone, per Pagine Heideggeriane, una ricca panoramica su alcuni dei punti più problematici che ruotano intorno al “caso Heidegger”.

VIDEO – Il confronto finale di Marx con Hegel

Marx ed Hegel, ancora una volta letti insieme, ma sotto lo sguardo supervisore di Freud. È questo il fine del libro: indicare una via di fuga dal pensiero postmoderno e da quanto s’è celebrato nell’ultimo quarantennio con l’esaltazione di alterità e differenza. Contrariamente ai pensatori del decostruzionismo e del transindividuale, si ripropongono i valori della soggettività , della sintesi e della mediazione. La messa in scena è quella del parricidio che il Marx del Capitale compie del padre Hegel quando riesce finalmente a pensare la modernità al di là della metafisica che da sempre insidia il suo pensiero. Abbandonando le macchinose coupures di Althusser e gli arcaici marxismi della contraddizione, si getta la rete sull’Astratto Economico, che svuota d ogni senso le nostre vite, ripensando, con ciò, una possibile emancipazione.

VIDEO LIBRO – Creduli e credenti

Marco Ventura nel libro “Creduli e credenti” (Einaudi, 2014) ci descrive una società divisa tra credulità e fede, tra istinto di conservazione e volontà di rinnovamento. Invece di accompagnare il cambiamento sociale e religioso, governi e parlamenti si sono aggrappati al passato, con la complicità di una gerarchia cattolica impaurita. I rapporti tra Stato, Chiese, islam e nuove religioni si sono impantanati nella retorica della «tradizione cristiana» e negli equivoci sulla laicità. L’autore ripercorre le tappe che hanno portato al declino della Chiesa e del paese, entrambi ostaggio dei «creduli», i dogmatici e i manipolatori, i cinici e i faccendieri. Ci si trova dinanzi ad un bivio: se i credenti prevarranno sui creduli, se chi prende sul serio la propria fede politica o religiosa caccerà i mercanti dal tempio, è ancora possibile una primavera per l’Italia e per la Chiesa.

VIDEO – Due argomenti a favore della democrazia

Stefano Petrucciani illustra due tra i principali argomenti che nell’arco della storia del pensiero filosofico sono stati addotti a sostegno della “Democrazia”:

Da un lato, alcune argomentazioni partono dall’idea di libertà come autonomia. Ad esempio, come hanno sostenuto Rousseau e Kelsen, la democrazia è considerata la miglior forma di governo possibile poiché in essa si obbedisce unicamente alle leggi che noi stessi ci siamo dati in quanto autori delle stesse.

Dall’altro, c’è chi dà una difesa del sistema democratico di tipo più “sostantivo”. Quest’argomentazione ritiene che la democrazia sia la miglior forma di governo possibile in quanto garantisce la soddisfazione e il rispetto degli interessi delle persone coinvolte. A questa linea argomentativa possiamo ricondurre, ad esempio, le riflessioni di John Stuart Mill o più recentemente quelle del politologo statunitense Robert Dahl.