Ricardo Antunes “La politica della caverna” (3 Novembre ore 11.00-13.00)
Il colpo di Stato che ha deposto Dilma Rousseff nel 2016 è stato il primo passo di un tragitto culminato nella vittoria elettorale di Bolsonaro nel 2018. È iniziata così una nuova fase di dominio in Brasile, una sorta di “controrivoluzione preventiva” che può verificarsi anche quando non vi è alcun rischio di rivoluzione. Come definire, quindi, la proposta del “nuovo governo”? Quali errori sono stati commessi perché lʼestrema destra uscisse vittoriosa dalle elezioni dopo quasi quindici anni di governo del Partido dos Trabalhadores? Cosa ci si può aspettare da questa combinazione di potere autocratico, neoliberismo e forte presenza militare? Antunes offre una lucida riflessione sulla politica di Bolsonaro, rintracciandone la genesi nella storia del Brasile dellʼultimo mezzo secolo.
Estratto
A quasi venti anni dallʼelezione di Lula, Bolsonaro si è presentato come un “perdente” e di fronte al crollo di altre candidature borghesi di centro e di destra, è diventato lʼunico in grado di opporsi al rischio che sarebbe stata la “vittoria del Pt e dei rossi”. Il “Capitano”, come viene solitamente chiamato dai suoi accoliti, è una specie di Trionfo delle caverne. Sembra essere il critico più radicale del “sistema”, ma di fatto ne è la reale manifestazione.
Ricardo Antunes
(San Paolo, 1953)
Professore Ordinario di Sociologia presso lʼUniversità di Campinas, in Brasile, e Visiting Professor presso lʼUniversità Ca’ Foscari di Venezia. Autore di numerosi libri tradotti in vari Paesi del mondo. In Italia sono già usciti: Il lavoro in trappola (2006), Il lavoro e i suoi sensi (2016) e Addio al lavoro? (2019). Collabora con il Movimento dos Trabalhadores Sem Terra, dove è Professore alla Scuola Florestan Fernandes.
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