Pubblicati da Redazione

Il mio Congresso mondiale di Filosofia: riflessioni dopo l’articolo di Marcello Veneziani

Dal 1 al 8 Agosto si è svolto a Roma il XXV congresso mondiale della filosofia. L’evento è stato molto seguito dai Media tradizionali e ha riscosso molta attenzione sui social network. Critiche e lodi si sono alternate secondo le differenti sensibilità dei vari opinionisti. Come al solito il clamore è durato solo durante lo svolgimento del Congresso, subito dopo tutto si è perso nelle chiacchiere estive. Tra i tanti commenti è risultato singolare quello del grande filosofo Marcello Veneziani, che è stato in grado di esprimere giudizi definitivi già il quarto giorno dell’apertura del Congresso, mostrando incredibili doti divinatorie. Noi abbiamo, molto più umilmente, accolto la testimonianza della professoressa Zuccarello che ha partecipato (come uditrice) tutti i giorni e, dopo la dovuta riflessione, ci ha mandato un resoconto pacato e preciso di questo importante evento scientifico. Secondo Veneziani Roma è «una città propensa alla trippa più che alla gnoseologia», e il tema «“la filosofia oltrepassa i confini”, che è l’acqua calda del nostro tempo» un inutile passatempo terzomondista. Non chiediamo a un tale intellettuale di leggersi i paper di tutti e cinquemila relatori prima di esprimersi, ma ci chiediamo se un minimo di riflessione sia ancora necessaria per esprimere giudizi su questioni a lui sconosciute. Roma è una città che per millenni ha espresso filosofia, diritto e letteratura, l’Università «Sapienza» è in attività da 721 anni, la Trippa è ottima e tutto questo basta per fare della Capitale il posto giusto per il Congresso Mondiale della Filosofia.

L’Illuminismo fuori dell’Europa La realizzazione effettiva dei valori universali dell’Illuminismo ad Haiti: una lettura a partire dalla Filosofia della liberazione latinoamericana

Dussel indica chiaramente quali siano i principi normativi della politica: «I principi normativi della politica, gli essenziali, sono tre. Il principio materiale obbliga a curare la vita dei cittadini; il principio formale democratico determina il dovere di agire sempre rispettando le procedure proprie della legittimità democratica; il principio della fattibilità limita egualmente ad operare soltanto per il possibile (al di qua della possibilità anarchica, e al di là della possibilità conservatrice)»

Gianni Vattimo e Stefano Petrucciani dialogo alla fine del secolo

In una intervista per L’Unità a fine anni 90 del secolo scorso, Stefano Petrucciani discute con Gianni Vattimo di pensiero debole e della trasformazioni della  filosofia italiana al tramonto del millennio. Una testimonianza che coglie i due filosofi a riflettere intorno alle grandi tematiche che saranno al centro del dibattito nei nostri tempi. Riproponiamo l’intervista per […]

Tra un velo di malinconia e un sorriso INTERVISTA A GIANNI VATTIMO a cura di Cristina Guarnieri

Per gentile concessione dell’autrice, Cristina Guarnieri, pubblichiamo questo dialogo che Gianni intrattenne con Cristina per una pubblicazione sulla rivista Iglesia Viva- Pensamiento critico y cristianismo (285-2021 ). La pubblichiamo perché tra le parole di Gianni e di Cristina si snoda tutta la profonda umanità di uno dei più straordinari pensatori del Novecento italiano. Per noi, che perdiamo […]

Recensione a J. Sanchez Tortosa, La libertad desnuda (ed. Confluencias, Madrid 2022)

di Carmine Luigi Ferraro Qual è il percorso dell’idea di libertà nella storia umana? Nel testo che presentiamo, J. Sánchez Tortosa ci mostra come tale idea si sia sviluppata nella letteratura, nella filosofia, nell’estetica, spesso attraverso percorsi antagonisti, se non incompatibili. E tuttavia se c’è un argomento di fondo, comune ai diversi percorsi, questa è […]

Rivoluzione (una recensione)

In Pasolini troviamo il critico più feroce dell’omologazione ai valori delle classi dominanti che si esplicita in particolare nel consumismo che accomuna tutti, nello pseudorivoluzionarismo di molta gioventù dell’epoca, immolata invece, secondo lo scrittore corsaro, ai valori del capitalismo, nel sentire, nei consumi, nei modelli di vita.

Lady Sapiens. Come le donne inventarono il mondo

Lady Sapiens decostruisce proprio l’idea stessa di esseri umani non solo orientati “per natura” alla funzionalità – dediti quindi unicamente al procacciamento del cibo e alla soddisfazione dei bisogni fisiologici (provviste, riparo, difese contro animali feroci) – ma anche alla sopraffazione sui propri simili e incapaci di pensieri affettivi e cognitivi non violenti.

“Pensiero filosofico vivente”

Dal 22 al 24 ottobre, presso Villa Falconieri (Frascati) si terrà il primo convegno internazionale organizzato dal Collegio di studi filosofici “Pensiero filosofico vivente” in collaborazione con il “Centro studi e ricerche sulla natura, l’umano e l’unità del pensiero”. Sabato mattina coordinerà i lavori Fabio Bentivoglio, con la prima relazione di Franco Ferrari (ore 9:00) […]

Convegno a Venezia: sul confronto fra Gramscismo e Scuola di Francoforte

A Venezia nel pomeriggio di giovedì 19 maggio, nella giornata di venerdì 20 maggio e nella mattinata di sabato 21 maggio 2022, nella Sala Giovanni Morelli del Palazzo Malcanton Marcorà, si svolgerà il convegno internazionale Critica e prassi. Gramscismo e Scuola di Francoforte a confronto, organizzato dal Centro di Teoria critica e politica dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.