Pubblicati da Gianfranco Macrì

Nasce LIME- Laboratorio interculturale Mediterraneo EST

LIME nasce con l’obiettivo di svolgere attività di ricerca interdisciplinare avendo come focus di riferimento il mediterraneo. LIME è un’associazione che ha sede in Calabria e questa scelta determina anche il punto di osservazione dei fatti che si deciderà di mettere sotto osservazione. Tra questi, in particolare, i diritti, le culture, la società, l’ambiente, l’economia. Attraverso questi “tramiti”, LIME perseguirà obiettivi finalizzati a rafforzare i valori della libertà, dell’uguaglianza, della fratellanza tra i popoli.

Le rotte della fratellanza mediterranea nel pensiero di Papa Francesco. Brevi riflessioni di teoria giuridica

«Esistono momenti che sono dei crocevia della storia, nei quali l’umanità si trova di fronte a un bivio: l’involuzione o il progresso, la barbarie o la civiltà, la catastrofe o la rifondazione». Sembra questa la fotografia esatta del momento che l’umanità vive nelle more della pandemia, dove la condizione di “attesa”, o di “sospensione”, prevale su tutte le certezze, anche quelle scientifiche (giuridiche incluse), anch’esse in balia di una ricerca di senso, di un “fondamento” capace di ricondurre alla normalità

Le religioni alla prova del dialogo. Note a Le religioni e le sfide del futuro. Per un’etica condivisa fondata sul dialogo

Una teoria integrata (“interculturale”) dei valori costituzionali ha buone ragioni per costituire lo sfondo anche per una teoria del dialogo interreligioso, perché ciò che caratterizza la prima è la “ricerca delle comunanze, di ciò che ci rende umani”, [che] tradotto in linguaggio costituzionale [significa] l’idea[valore] del principio personalista”

Laicità e società multiculturale. Brevi considerazioni sul libro di Cinzia Sciuto, Non c’è fede che tenga. Manifesto laico contro il multiculturalismo (Feltrinelli, 2018)

Il libro si struttura all’interno di un percorso argomentativo che lascia pochi dubbi su cosa conti veramente per l’Autrice, su qual è il messaggio “politico” che lei intende lanciare: per esprimere la sua soggettività la persona umana ha bisogno di uno spazio pubblico improntato ai canoni della laicità e di una narrazione progressiva e libertaria dei diritti. Questo è il ticket attorno al quale Cinzia Sciuto costruisce il suo lavoro.

Sotto l’ombrello della Costituzione: la voce delle differenze

La Carta fondamentale della Repubblica può essere raffigurata come un ombrello le cui falde rappresentano un sistema protettivo finalizzato a soccorre, all’occorrenza, le diverse soggettività in essa richiamate. Saggiamente la Costituzione non utilizza categorie semantiche stringenti (modalità “catalogo”), e quando lo fa, la ragione dipende dalla necessità di dover rispondere a specifiche situazioni non generalizzabili.

La religione della libertà. Riflessioni su Carlo Azeglio Ciampi

Il saggio analizza alcuni tratti del pensiero e dell’azione di Carlo Azeglio Ciampi, recentemente scomparso. E lo fa rileggendo alcuni passaggi della sua tesi di laurea sulla libertà di religione. Attento osservatore, e partecipe impegnato, della nuova Italia dopo la tragedia della guerra e del fascismo, egli è stato un protagonista di prima grandezza della costruzione di una politica aperta e pluralista, funzionale alla (ancora attesa!) affermazione oggettiva di una laicità moderna.

Multiculturalismo e dialogo interreligioso Brevi considerazioni di natura giuridica

Una delle problematiche del tempo presente è quella della convivenza nello spazio pubblico di culture religiose diverse. Occorre chiedersi cosa la politica è disposta a fare e quanto il diritto (come prodotto della prima) è in grado di allestire in termini di giusta e coerente affermazione di una legalità costituzionale di matrice europea.

Il futuro della libertà religiosa: brevi note in tema di questione islamica e laicità dello spazio pubblico

La “questione” islamica rappresenta una grande occasione per ridiscutere i fondamenti della libertà religiosa in Italia e in Europa. ovviamente cielo chi la pensa diversamente e vede nella religione praticata dai musulmani un pericolo per la cristianità e l’occidente. Dal nostro punto di vista (di chi vede “vantaggi” nel perimetro dell’interculturalità) sarà importante verificare nel prossimo futuro come il diritto (e la politica) sapranno reagire di fronte a questa “novità” e quale assetto ne scaturirà affinché la religiosità, come fatto sociale, possa affermare la sua portata espansiva della personalità umana.