Mario Reale, “Tre saggi su Rousseau. Proprietà, volontà generale, politica” (Castelvecchi, 2019)

Dalla produzione alla riproduzione e ritorno: il socialismo di Nancy Fraser e i suoi problemi

Se il capitalismo è la malattia, qual è la cura?

L’ideologia capitalista moderna coloniale ha instaurato una concezione del corpo come un oggetto non permeabile che chiudeva l’Io, il soggetto pensante, oggetto, razionale. Perché il virus affetta di più gli uomini? Più che assistere unicamente a dimorfismi fisico-anatomici, che l’unica cosa che fanno è reificare le funzioni associate a uomini e donne, rinforzando il patriarcato, avventuriamoci qui in un’ipotesi immaginativa (anche con ispirazione a Haraway e Stengers, cioè incoraggiandoci alla finzione), perché sono loro quelli che sono più vicini a questa idea dell’Io, univoco, identitario, chiuso, accentrato su se stesso, che inalbera l’egoismo e l’impenetrabilità.

Sorvegliare e punire

C’è da chiedersi come sia venuto costituendosi un ambiente umano così divaricato tra obbedienti paurosi e trasgressori menefreghisti. Azzardo una spiegazione: la scarsa credibilità delle Istituzioni, in quanto tali, mentre determina la trasgressione facile, all’opposto, induce alla obbedienza non per stima politica, ma per pura paura. Ne restano fuori tutti coloro che, consapevoli della entità della situazione, vorrebbero vivere una condizione di autodeterminazione responsabile senza paura e senza sorveglianza.